Video-restauri

Come tutti i supporti fisici, anche le registrazioni di immagini in movimento si deteriorano nel corso del tempo: sia che si tratti di pellicola che di nastri magnetici. Anzi, per certi aspetti , le prime pellicole hanno resistito meglio alle ingiurie degli anni che non i vecchi video analogici: i piccoli dipoli magnetici, che costituiscono le “immagini” sulla superficie dei nastri, poco alla volta (a causa del magnetismo terrestre, ma anche della normale agitazione termico-molecolare) perdono l’orientamento determinato dalla registrazione, e la loro “memoria” sbiadisce in senso proprio e figurato..

Oltre al deterioramento dei supporti magnetici, l’hardware necessario a leggere i vecchi nastri può essere mantenuto in funzione incontrando molte difficoltà: non vengono più fabbricati videoregistratori da anni, dopo il progressivo passaggio alla registrazione su files digitali. Questo significa reperire macchinari usati, cannibalizzare vecchi registratori, ricorrere alla perizia di pochi tecnici competenti. E non basta: spesso alcune marche di nastri hanno retto il passaggio dei decenni meglio di altre, oppure alcuni standard (le videocassette U/Matic) sono oramai giunti al limite della leggibilità per disgregazione del supporto plastico e/o del collante che lega l’ossido metallico. Si ricorre quindi a lavorazioni complesse, digitalizzando i video in più passaggi e poi editando, utilizzando successivamente filtri software per eliminare i difetti di lettura audio e video; in altri casi, bisogna intervenire meccanicamente o termicamente sulle cassette prima di poter premere il tasto play.

Da tempo, in Show Biz abbiamo sviluppato competenze e mantenuto in efficienza l’hardware necessario per poter recuperare vecchie videoregistrazioni o interi archivi, digitalizzando il contenuto in files in alta qualità, e fornendo aiuto anche per la catalogazione e l’archiviazione. Con le nostre risorse interne, o in collaborazione con vari laboratori con cui siamo in relazione da anni, siamo in grado di affrontare il recupero di praticamente tutti gli standard video di registrazione su nastro: dai mezzo pollice ed Akai a bobina aperta anni ’70, all’ U/Matic ed al BVU, dal Betamax al VHS (anche Mini, LP, SP, HiFi), dal 1′ Pollice (standard B e C), al Betacam (normale e SP), 8 mm e 8mm HB, DVCam, mini DV, mini DV HD, DVC, DVC Pro (25 e 50 MGb/sec), IMX. Ed anche nastri audio: 1/4 di pollice, cassettine stereo 7, cassette digitali.

Grazie a questo nostra specificità, abbiamo recentemente ricevuto finanziamenti dal MIBAC (Ministero dei Beni Artistici e Culturali) nell’ambito del Piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo – articolo 29 della legge 14 novembre 2016, n. 220.